Anticipo di primavera #cibofotoamici

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PicMonkey CollageNon tutti capiscono quando parlo di certe cose. Intendo i miei amici, quelli che si definiscono “veri”.

Ma come fai a chiamare amica una persona che non hai mai visto oppure solo appena conosciuto? Una che ha a portata di mano solo una tastiera e che invece di darti un abbraccio ti manda delle faccine gialle stupide al posto di un sorriso o di uno sguardo?
Una che ti scrive soltanto, abita a centinaia di chilometri da te e di cui non conosci la voce?

Certe cose, o le vivi, altrimenti sono difficili da spiegare.

Capita, almeno a me capita spesso, di sentirsi soli. Ho tanta gente intorno, ma quando ne ho bisogno non c’è nessuno che mi avvolga in un abbraccio di braccia “vere” ed è difficile chiedere a chi è preso nel vortice della propria vita “Verresti per un caffè?” oppure “Resti ancora un poco?”

Magari è ora di pranzo, magari è notte oppure mattino molto presto.

Allora c’è sempre chi è lontano da te. Eppure vicino.

Quando sono triste e non ho voglia di mostrarmi ingrata verso la vita che tanto mi regala, lascio appena trapelare la mia sottile angoscia in una foto ed in poche parole, e qualcuno arriva sempre. Silenziosa presenza. Magari solo un cuoricino che però significa “Ehi, guarda che ci sono!” o un’immagine bella.

E’ una preziosa forma di affetto, perchè semplicemente dà, senza nulla volere in cambio. E’ uno scambio di reciproche presenze discrete fatte di rispetto, di passioni condivise, di quotidianità.

Come si fa a chiamarle “virtuali” queste persone così presenti e così importanti per me?

Purtroppo mi manca quell’atteggiamento leggero che a volte questo contesto richiede, soprattutto quando si tratta di gruppi, dove lo sparlare e le polemiche sono all’ordine del giorno, ma se ci pensate, non è così ogni qualvolta di aggregazione di persone si tratti?

Nel bene e nel male, quindi, io sono legata a molti amici ed amiche conosciuti qui, alcuni davvero speciali per me, è sempre qui che ho scoperto anche Manuela, Giulietta e Silvia, e siccome la  vita è contatto vero, reale, lo so bene, e sento fortemente la necessità di riscontri che sappiano di concretezza, il giorno in cui ho conosciuto Adriano è nata un’idea che piano piano ha preso forma.

Ed eccoci qui, un sabato pomeriggio…

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Foto di Manuela Conti

ad impastare, tirare la sfoglia, lavare verdure, fotografare, soprattutto a stare incredibilmente bene insieme, come fossimo amici di vecchia data.

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Trovate la ricetta delle tagliatelle sul blog di Silvia e Manuela, con Giulietta invece abbiamo preparato la tagliata.

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Tagliata con salsa al vino rosso e funghi champignon

Tagliata con salsa al vino rosso e funghi champignon

Ingredienti

    Per 4 persone
  • 4 fette di sottofiletto per tagliata
  • 2 cucchiai di olio extravergine
  • 200 g di piccoli funghi champignon
  • 1 scalogno
  • 1 spicchio d'aglio
  • 50 ml di Cabernet Sauvignon
  • 30 ml di brodo di carne
  • 1 cucchiaio di amido di mais (maizena)
  • 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
  • 10 g di burro
  • sale e pepe
  • Per accompagnare:
  • patate, carote e cipollotti arrostiti

Preparazione

  1. Pulisci i funghi eliminando il gambo e la terra, poi sciacquali brevemente sotto l'acqua corrente e dividili in quarti.
  2. Cuoci la carne come indicato nelle note, coprila con la stagnola e tienila da parte.
  3. In una padella scalda 2 cucchiai di olio a fuoco medio, fai appassire lo scalogno tritato con l'aglio ed aggiungi i funghi. Cuoci per circa 5 minuti, aggiusta di sale e versa il vino.
  4. Continua a cuocere a fuoco medio per 5 minuti ancora, versa il brodo bollente ed abbassa la fiamma.
  5. Sempre mescolando unisci la maizena stemperata in poca acqua fredda, il concentrato di pomodoro ed il succo che la carne avrà prodotto e lascia sul fuoco fino a che la salsa si sarà addensata.
  6. Togli dal fuoco e termina con l'aggiunta del burro.
  7. Scalda nuovamente la carne per 30 secondi per parte sulla piastra, lasciala riposare un minuto ed affettala.
  8. Servi accompagnando con la salsa e con le verdure arrostite.

Note

Per una perfetta cottura della carne: Per prima cosa togli dal frigorifero la carne almeno un paio d'ore prima.Tampona con della carta assorbente la carne prima di metterla sul fuoco, procedimento che favorisce la formazione della crosticina bruna. Scalda molto bene una padella pesante, e cuoci la carne 3/4 minuti per lato, senza girarla più di una volta sullo stesso lato, dentro deve rimanere rosa ma senza perdere sangue, il tempo dipende dallo spessore, se ti piace più cotta lasciala sul fuoco ancora qualche minuto. Prima di tagliarla coprila con carta stagnola ed aspetta un minuto, serve a ridistribuire i succhi all'interno e a reidratare le parti più asciutte esterne e la carne non si raffredderà. Ora puoi salare e tagliarla in fette spesse almeno un paio di centimetri con dei tagli obliqui, accortezza contribuirà a rompere le fibre e a rendere ancora più morbida la carne.

https://www.valentinavenuti.it/2016/03/anticipo-di-primavera-cibofotoamici/

Il sommelier consiglia:
Il vino ideale in abbinamento con la tagliata è sicuramente un vino rosso dotato di una buona ma levigata tannicita’, con un buon grado alcolico e caratterizzato da una discreta morbidezza, il tutto per bilanciare e “contrastare” la piacevole succulenza intrinseca che questo tipo di cottura dona alla carne, la tendenza amarognola della crosticina esterna della carne, dovuta alla caramellizzazione degli zuccheri, ed infine alla persistente aromaticita’ .
Tipici vini abbinati per tradizione potrebbero essere il Chianti Classico o un  Rosso di Montefalco, ma oggi vorrei proporre un Rossese  di Dolceacqua Superiore dell’azienda Poggi dell’Elmo:
Si tratta di un antico vitigno autoctono ligure che in questo caso sprigiona aromi di frutti rossi come la prugna e le ciliegie sotto spirito, leggeri sentori terrosi mischiati ad uno speziato come il pepe nero e la vaniglia, caratterizzato da un tannino sempre presente, ma mai invadente.

Il sommelier, Massimo de Luca.

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La ricetta della torta sbrisolona prossimamente su questo schermo :)

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Ci sono 6 commenti su Anticipo di primavera #cibofotoamici

  1. Silvia
    22 Marzo 2016 alle 9:24 (8 anni fa)

    Grazie delle belle parole, uno schermo non è per forza un punto d’incontro freddo, basta trovare la stupida faccina gialla giusta. :-)

    Rispondi
  2. Adriano Cascio
    22 Marzo 2016 alle 10:28 (8 anni fa)

    Grazie ancora per la splendida giornata e per l’ottima compagnia!! Adriano

    Rispondi
  3. Manuela
    22 Marzo 2016 alle 15:11 (8 anni fa)

    Le affinità si trovano in moltissimi modi e anch’io come te credo che esistano altri canali, che riescono a creare rapporti davvero belli e profondi.
    Questa giornata me la ricorderò a lungo e tu sei una padrona di casa perfetta!
    Grazie ancora :)

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  4. Giulietta Bodrito
    22 Marzo 2016 alle 23:35 (8 anni fa)

    È stata proprio una bella giornata tra amici senza contare che…abbiamo mangiato proprio bene. Ma credo che anche la “location” abbia avuto il suo gran bel ruolo

    Rispondi
  5. Lou
    23 Marzo 2016 alle 11:18 (8 anni fa)

    Che bel post, trasuda della bellezza della giornata che avete passato insieme.
    Chissà, forse questa estate un thé al caffé degli specchi o una passeggiata sul lungomare.
    Un abbraccio cara!

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    • superadmin
      3 Aprile 2016 alle 19:09 (8 anni fa)

      Ciao Lou, mi piace credere che ci sarai anche tu un giorno a casa mia, mi piacerebbe ripetere :)

      Rispondi

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